Anno scolastico 2024/2025: pronti alle nuove sfide del futuro, con innovazioni al passo con i tempi.
L’anno scolastico 2024/2025 sarà caratterizzato da notevoli innovazioni e vedrà la scuola secondaria di secondo grado in una fase di cambiamento significativa; andiamo per ordine e vediamo alcune delle innovazioni introdotte o in fase di introduzione nel sistema scolastico italiano, anche se alcune di queste trovano origini in idee e proposte di legge appartenenti ad anni precedenti. Vediamo inoltre quali saranno gli effetti e i cambiamenti in riferimento al sostegno didattico.
Liceo del made in Italy
Da quest’anno scolastico si avrà l’avvio di un nuovo indirizzo di studi, ovvero il “Liceo del made in Italy”, che prenderà gradualmente il posto dell’indirizzo “economico- sociale” del liceo delle scienze umane; come detto precedentemente, questa è una innovazione che parte dal prossimo anno scolastico ma trova le proprie radici nella LEGGE 27 dicembre 2023, n. 206, in riferimento soprattutto all’articolo 18 della stessa. Al fine di avere una idea chiara del quadro legislativo genera che ha portato a questa modifica del sistema scolastico dei licei, precedentemente regolamentato dalle indicazioni nazionali per i licei, si rimandano i lettori al seguente link. Per entrare nel merito della trasformazione, in termini di obiettivi e piano di studi, del nuovo liceo del made in Italy, si rimanda al comunicato del MIM del 29 dicembre 2023, contenente gli allegati “la circolare” e “il piano di studi”. Per il docente che svolgerà attività in assegnazione ad una classe di questo nuovo percorso, interessa principalmente conoscere il piano di studi, al fine di poter attuare le giuste scelte in fase di progettazione del PEI, soprattutto nel caso di un percorso A o B, senza mai dimenticare le giuste attinenze alle attività della classe, in una visione di massima inclusione, per i percorsi C; teniamo sempre in considerazione che il nuovo PEI e la sua normativa, richiede la partecipazione a tutte le attività didattiche, anche con le dovute personalizzazioni richieste dal percorso C e comunque il docente di sostegno, essendo assegnato alla classe, deve essere pronto a dare risposte e supporto a tutti gli allievi presenti in aula, se necessario, pur facendo salvo il fatto che i curricolari devono sempre e comunque fornire allo specializzato tutto il supporto disciplinare utile. Andiamo quindi a vedere la tabella oraria con le discipline curricolari e paragoniamole con quella del liceo delle scienze umane, indirizzo ” economico- sociale” ;


In attesa della definizione del piano orario del secondo biennio e del quinto anno, mettiamo a confronto le attività del primo biennio: per lingua e letteratura italiana rimangono invariate le 132 ore e la denominazione disciplinare; storia e geografia , ovvero geostoria del primo biennio, rimangono denominazione e 99 ore annuali; lingua e cultura straniera 1 resta come denominazione e con 99 ore annue; lingua e cultura straniera 2 resta come denominazione, ma da 99 ore passa a 66; matematica, con informatica al primo biennio, resta come denominazione e con 99 ore; scienze naturali resta come denominazione con 66 ore e con le relative aree di biologia, chimica e scienze della terra; religione cattolica o attività alternative mantiene la denominazione e le 33 ore annuali. Vediamo ora cosa cambia: diritto ed economia politica, con le sue 99 ore annuali, viene sostituita da ” diritto” per 99 e “economia politica” per 99 ore annuali; scienze umane viene tolta dal curriculo degli studi; storia dell’Arte viene introdotta nel primo biennio, con 33 ore annuali. Si evidenzia quindi, come esca di scena ” scienze umane” e si dia massima attenzione al “diritto” e “all’economia politica” che vengono affrontati come ambiti disciplinari autonomi, anche se sempre in un quadro integrato e connesso di studio e formazione e la nuova attenzione alla “storia dell’Arte” che entra in scena già dai primi due anni di corso. In merito a quanto detto sino ad adesso si rimanda naturalmente ad eventuali modifiche che possono essere dovute alla produzione, da parte del MIM, di nuovi materiali successivi a quelli analizzati. Si può comunque dedurre la linea dello specifico PECUP a partire dall’ articolo 18 della LEGGE 27 dicembre 2023, n. 206.
Istruzione tecnica e professionale: modello 4+2
Altra innovazione del sistema scolastico e di formazione italiano, sarà quanto annunciato col comunicato del MIM “Istruzione tecnica e professionale, la riforma è legge. Al via il modello 4+2. Valditara: “Giornata importante per il futuro dei ragazzi e del nostro sistema produttivo”, del 31 luglio 2024. Rimandando i lettori a visionare il documento originale del MIM, cliccando sul titolo sopra riportato, analizziamone alcuni punti: per i percorsi di formazione tecnica e professionale si prevedono quattro anni di corso alla fine dei quali si potrà accedere direttamente ai corsi degli ITS Academy, entrare col titolo acquisito nel mondo del lavoro o iscriversi all’Università; vengono istituiti i “campus”, reti per collegare l’offerta didattica degli Istituti tecnici, professionali, degli ITS Academy e dei centri di formazione professionale, con una maggiore interazione con il mondo del lavoro e la presenza di esperti provenienti dalle imprese; vengono inoltre potenziati lo studio delle materie STEM, delle lingue, la didattica laboratoriale e i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), con la possibilità per gli istituti di riservare quote orarie da destinare ad attività legate al territorio. A questo tema dedicheremo maggiore attenzione a seguire, in base ai nuovi materiali messi a disposizione dal MIM. Per maggiori informazioni rimandiamo anche al comunicato ministeriale “Filiera tecnologico-professionale 4+2, l’elenco degli istituti partecipanti e delle filiere attivate“.
Educazione civica
Il terzo punto di nostro interesse sono le nuove linee guida per l’educazione civica, di cui si può prendete visione del documento del MIM ” Scuola: pronte le Nuove Linee Guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’insegnamento dell’Educazione civica. Valditara: “Valorizzati principi come responsabilità individuale e solidarietà””, pubblicato il 07 agosto 2024. Nel documento il Ministro Giuseppe Valditara afferma che” ispirandosi al concetto di ‘scuola costituzionale’, il documento conferisce centralità alla persona dello studente e punta a favorire l’inclusione, a partire dall’attenzione mirata a tutte le forme di disabilità e di marginalità sociale.” Sempre in attesa di un nostro maggiore approfondimento del tema, da quanto riportato nel citato documento, vogliamo comunque focalizzare l’attenzione sul fatto che le nuove indicazioni, come riportato nel documento sopra citato di cui proponiamo degli estratti, puntualizzano che nello studio dell’educazione civica entreranno le seguenti tematiche, ovvero: “è sottolineata la centralità della persona umana,…; si promuove la formazione alla coscienza di una comune identità italiana come parte della civiltà europea e occidentale e della sua storia… ; insieme ai diritti, vengono sottolineati anche i doveri verso la collettività, che l’articolo 2 della Costituzione definisce come “doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”…; promozione della cultura d’impresa che, oltre a essere espressione di un sentimento di autodeterminazione, è sempre più richiesta per affrontare le sfide e le trasformazioni sociali attuali…; educazione al contrasto di tutte le mafie e di tutte le forme di criminalità e illegalità…; è evidenziata l’importanza della crescita economica, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini; educazione al rispetto per tutti i beni pubblici, a partire dalle strutture scolastiche, al decoro urbano e alla tutela del ricchissimo patrimonio culturale, artistico, monumentale dell’Italia; promozione della salute e di corretti stili di vita, a cominciare dall’alimentazione, dall’attività sportiva e dal benessere psicofisico della persona…; educazione stradale, per abituare i giovani al rispetto delle regole del codice della strada che si traduce in rispetto della propria e altrui vita; si rafforza e si promuove la cultura del rispetto verso la donna; promozione dell’educazione finanziaria e assicurativa, dell’educazione al risparmio e alla pianificazione previdenziale, anche come momento per valorizzare e tutelare il patrimonio privato; valorizzazione della cultura del lavoro come concetto fondamentale della nostra società da insegnare già a scuola fin dal primo ciclo di istruzione; educazione all’uso etico del digitale, per valutare con attenzione ciò che di sé si ‘consegna’ alla rete; educazione all’uso responsabile dei dispositivi elettronici, nella consapevolezza che l’uso corretto delle tecnologie è quello che potenzia l’esercizio delle competenze individuali, non quello che lo sostituisce”. Inoltre “si conferma il divieto di utilizzo, anche a fini didattici, dello smartphone dalla Scuola dell’infanzia fino alla Scuola secondaria di primo grado”. In riferimento al terzo punto, trattato in questo articolo, possiamo evidenziare che i nuovi materiali, in termini di contenuti, percorsi e riflessioni, proposti dal MIM sono di grande interesse per i docenti curricolari e soprattutto per gli specializzati che potranno trarre spunti sia per la propria progettazione del PEI che nelle attività con il gruppo classe, in compartecipazione con i colleghi di disciplina e in modo autonomo, con l’attuazione di finestre di dialogo e momenti di confronto guidati, finalizzati appunto all’inclusione.
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